Batterie - Ricaricabili al piombo sigillate

Sperando di fare cosa gradita vi riporto alcuni dati su questo tipo di batteria trovati in giro sui vari siti dei produttori:

Caratteristiche salienti:

Non necessitano di nessuna manutenzione, sono totalmente sigillate, quindi oltre a c'è necessità di controllare livello e densità dell'elettrolita, e non vi è possibilità di fuoriuscita dell'elettrolita dai terminali o dall'involucro, permettendone una assoluta libertà di posizionamento, assenza di possibili perdite, costruzione ermetica e di l'uso separatori che trattengono l'elettrolita permettono di disporle in qualsiasi posizione anche coricata.

Hanno una lunga durata, stimata in circa oltre 1000 cicli carica/scarica, e anche sotto carica tampone mantenimento, da 3 a 5 anni, e direi un lungo periodo di stoccaggio fino ad un anno ad una temperatura di 20°C.

Funzionano in un ampio intervallo di temperatura, dai -15° ai 50°C, quindi con flessibilità nell'utilizzazione e nel posizionamento delle batterie senza preoccupazioni di sorta.

Non andrebbero mai scaricate prima della ricarica, non serve, non hanno "effetto memoria", anzi, se non si utilizzano andrebbero ricaricate "random" per mantenerle alla massima efficenza, comunque nel caso hanno una alta capacità di recupero anche dopo cicli di scarica quasi totale grazie alle griglie altamente resistenti costruite in lega di piombo-calcio per aumentare prestazioni e vita d'impiego..

Ricordiamoci che però come tutte le batterie ad acido producono gas, queste hanno una bassa emissione di gas, sono progettate per controllare efficacemente la generazione di tali gas e per consentire la ricombinazione all'interno delle stesse di oltre il 99% del gas generato nel corso dell'uso normale, ma se dovesse avvenire una sovrapressione sono dotate di un sistema di scarico a bassa pressione, normalmente operano ad una pressione di 7-10 psi (48-69kPa), e il sistema libera automaticamente il gas in eccesso se questo oltrepassa i valori normali, quando i valori tornano normali un sistema di risigillatura richiude lo sfiato.

Detto questo direi che per applicazioni modellistiche dove serva una buona riserva di energia e non sia fondamentale peso e dimensioni, come nelle riproduzioni naviganti, sono la scelta migliore, chiaramente non sopportano grandi correnti di scarica, quindi non chiedetegli un mare di ampere...

Vediamo ora le principali caratteristiche dei modelli più utilizzati a 12V:

Capacità

Corrente di carica Larghezza Altezza (compresi terminali) Profondità Peso
1,2 Ah 400 mA 97 mm 59 mm 43 mm 0,6 Kg
2 Ah 600 mA 178 mm 67 mm 35 mm 1 Kg
3,4 Ah 1 A 134 mm 67 mm 67 mm 1,4 Kg
4 Ah 1,2 A 90 mm 107 mm 70 mm 1,7 Kg
7 Ah 2 A 151 mm 65 mm 65 mm 2,6 Kg
17 Ah 5 A 181 mm 167 mm 76 mm 6 Kg
25 Ah 7,5 A 186 mm 125 mm 175 mm 9 Kg

Queste caratteristiche le ho trovate in giro, è possibile che altri modelli di altre case differiscano leggermente..

Per i più "tecnici" direi anche che la perdita di voltaggio in scarica è assolutamente lineare, non splendido...