Autocostruzione della sagoma limite per i plastici ferroviari

di Fabio Federici

 

Premessa: Chiedo scusa a chiunque abbia letto le precedenti istruzioni, mi sono infatti reso conto di due cose: la prima, la scala delle misure non era corretta (lavorare di notte fa male) e la seconda è contro alla mia idea di aiutare i principianti, infatti la realizzazione, soprattutto in scala N, era si fedele alla realtà ma molto complessa quindi ho deciso di semplificare il tutto ed ottenere un buon risultato lo stesso.

 

La sagoma limite si trova nella realtà all’uscita di un fascio di binari dove si effettuano dei carichi e serve per verificare che il carico non ecceda né in larghezza né tanto meno in altezza.

In Italia esistono due tipi di sagome limite: a portale alto, quella che spigherò l’autocostruzione, e a semi portali battenti, questo ultimo tipo lo si trova nei tratti di ferrovia in cui è presente la linea aerea.

Io ho preferito la realizzazione del primo tipo ed in ogni caso è possibile trovarlo ancora oggi nelle stazioni nei binari morti non raggiunti dall’elettrificazione della linea aerea, quindi anche la utilizziamo su un plastico ‘moderno’ un troncone di binario dedicato a questa attività non stona sicuramente.

Per la costruzione ho optato come al solito per l’ottone, infatti con poca spesa si può reperire 1 tondino da 1,5 mm, del filo di ottone da 0,8 e 4 occhielli sempre in ottone utilizzati per la costruzione dei velieri per rendere mobile il ‘portale’.

Il disegno quotato aiuta a calcolare le misure dei singoli pezzi, eventualmente il file sagomalimite.jpg, è stato realizzato in scala 1:1 con misure reali e fedeli alla scala N, per modificare le misure per l’H0 è sufficiente riquotarlo.

 

 

Tagliamo ora su misura tutti i pezzi in modo da prepararci una specie di kit, quindi un pezzo da 50 mm ed uno da 27,5 mm di ottone dal diametro di 1,5. Nel pezzo più lungo, a circa 4,5 mm da una estremità, cerchiamo con l’aiuto di una limetta di togliere parte della rotondità del tubo per saldare il pezzo più piccolo disposto a L.

Sul tubo da 1,5 x 27,5 mm pratichiamo con la limetta due piccole incisioni nella posizione in cui vanno attaccati gli occhielli ai quali avremo tagliato il pezzo di gambo. Ci troviamo così ad avere semplicemente due anellini, lavorando con la scala N scaldando il pezzo per saldare gli anelli, si potrebbe staccare la saldatura ad L, in questo caso una goccia di cianoacrilato o epossidica a 2 componenti  risolve egregiamente il problema.

Con il filo di ottone da 0,8 mm tagliamo uno spezzone lungo circa 6 cm ed aiutandoci con il disegno in scala 1:1 allegato (sagomalimite.jpg ) pieghiamo il pezzo fino a formare una specie di U.

Prendiamo ora gli altri due occhielli di ottone e pieghiamo il gambo fino a formare una L con l’occhiello stesso e li saldiamo al portale precedentemente piegato, qualora eseguire la saldatura risultasse una cosa troppo complessa il solito cianoacrilato funziona egregiamente.

La trave in diagonale è stata realizzata in plastica prendendo dei pezzi di scarto da kit modellistici, scaldando il pezzo con un accendino e tirando le due estremità fino ad ottenere un filamento sottile, che tagliato su misura andrà incollato diagonalmente tra i due tondini in ottone.

Se lo stagno tende a scivolare e non si a attacca bene consiglio di dare una scartavetratina ai singoli pezzi per togliere eventuali tracce di grasso lasciate dalle mani.

Ora il portale è terminato ed è possibile rifinire le saldature con limette da modellismo.

La colorazione la faccio di solito con colori Humbrol o Enamel e nella realtà normalmente è tutto grigio FS alcune volte capita di vere il palo di supporto tutto a righe bianche e nere raramente capita di vere la sagoma ed il portale giallo segnale e bianco calce ed in alcune stazione con la variante a strisce gialle e nere per il portale, insomma se ne vedono di tutti i colori io personalmente preferisco il grigio con strisce nere bianche fino a metà del palo.

(Questo è il mio risultato)

Sperando di aver fatto cosa gradita a molti con questa autocostruzione prometto che prossimamente allegherò altre foto delle mie sagome limite durante e dopo la costruzione.

Arrivederci a tutti, Fabio Federici.